giovedì 4 luglio 2013

Sempre sulle carte di credito...

Dei pericoli sulle carte di Credito rateale, abbiamo scritto già, in passato; non solo qui...
Vi voglio sottoporre un caso, che capita spesso, troppo spesso; e non faccio i nomi degli istituti, che effettuano abitualmente, pratiche non proprio ortodosse...

Tranquilli, poi, che ve li ritrovate tutti casa, chiesa e trasparenza, sui mass-media.

Comunque sia, mi riferisco ad uno dei tanti effetti secondari dell'Istant Credit.

L'Istant Credit, in pratica, è una procedura con la quale, al momento dell'acquisto, il Cliente chiede una carta di credito rateale che, una volta accettata, troverà come prima spesa autorizzata, l'acquisto stesso, ma con in più un fido (e, la relativa plastica emessa)... Il fatto molto triste è che, quasi sempre, il Cliente NON è consapevole di aver richiesto la carta, ed il relativo fido; quando poi riceve successivamente la plastica, a casa, la giudica quale semplice operazione promozionale... Il più delle volte, insomma, si taglia la carta, senza capire cosa sia successo.

Mi spiego meglio, con un semplice esempio: la Signora Maria (famosissima oramai), si reca presso un grande negozio di elettrodomestici, perchè deve acquistare una bella lavatrice.
Il commesso, spiega alla Signora Maria che può anche dilazionare il pagamento del bene, facendo un piccolo finanziamento; il commesso, inoltre, spiega alla signora, che c'è una campagna in sei mesi a tasso zero !

Fin qui, nulla di male, ANZI !!!
Il problema, che spesso abbiamo verificato, negli anni, è che questa spesa, poniamo di 500 euro, era si, rateizzata a tasso zero, ma era addebitata su una nuova carta, su di un nuovo fido, di cui spesso il Cliente, non ha mai avuto notizie al momento della collocazione del prodotto.
NESSUNO, ha spiegato alla signora Maria, che ha chiesto un "fido rotativo", nessuno, ha spiegato i costi accessori ed il tasso, dello stesso (generalmente diverso, da quello applicato allo speso iniziale, ovvero quell'istant credit menzionato sopra...).

La Signora Maria, ha poi ricevuto, dopo circa 20 gg, la plastica in casa; e non è che ci ha perso tanto tempo a leggere; semplicemente, l'ha tagliata !
Finiti i sei mesi a tasso zero, per la Cliente, il tutto si è concluso felicemente.

MA, SE, sulla carta ci sono competenze annue ?!
Oppure, se la signora, rimettendo con bollettini, ha pagato una rata in ritardo di pochi giorni ?!
L'Istituto che ha PROPINATO la stessa, stornerà i costi addebitati in maniera inopportuna, anche se legali, alla Cliente ?!

L'osservazione dell'esistente ci dice che SPESSO, piccoli addebiti, vengono lasciati sul groppone dei consumatori i quali, magari parecchi anni dopo, scoprono di essere debitori di 10, 9, addirittura di 3 euro...

Abbiamo rilevato casi, nei quali magari dopo anni, il Cliente è stato segnalato per sofferenze di 10 euro; ovviamente, avendo cambiato indirizzo e recapiti, nessuno aveva avvisato il consumatore dell'accaduto.
Si può divenire cattivi pagatori, per pochi spicci ?!? A volte, si...

In questi casi, quando rileviamo anomali debiti (per importi esigui, su fidi inutilizzati da anni, di cui il consumatore NON SA NULLA), spieghiamo ai Clienti che, la cosa migliore da fare è contattare il CRIF, chiedendo di poter accedere ai propri dati personali.

Basta seguire la procedura qui linkata.

Dopo qualche giorno, riceverete l'elenco delle posizioni in essere e scoprirete magari, a chi dovete i 3 euro.
A quel punto, potrete chiamare, chiedendo chiarimenti ed ampia liberatoria, ovvero storno.
Peccato, non potervi fare i nomi degli istituti che spesso abbiamo pizzicato a creare di questi guai; i poveri malcapitati, sanno...

Se volete, potete ovviamente portare la vostra testimonianza.



Photo credit: imelenchon from morguefile.com

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