mercoledì 23 maggio 2012

Credito al Consumo, cos'è ?!

Oggi, tutti sanno di cosa si tratta, più o meno.
Eppure, il Credito al Consumo, non è ancora ben conosciuto da molti e molti italiani; prima di questa crisi, possiamo anche dire che il CO (abbreviato), era molto meno sviluppato in Italia, rispetto ai paesi più avanzati...

Noi italiani, più che altro smaniosi di possedere il tetto sopra la nostra testa, abbiamo sempre mirato ai mutui casa, prodotti che sono molto lontani e differenti, per tantissimi motivi, dal Credito al Consumo...

Comunque, contrariamente a quanto il consumatore medio crede, il CO, si è maggiormente sviluppato nei paesi economicamente avanzati, quindi Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, hanno sempre avuto percentuali di fatturato, rispetto al PIL, sicuramente maggiori rispetto al nostro paese...

Era quindi questo, un settore che, in Italia, poteva e doveva di sicuro migliorare, per così dire, "maturare", magari insieme ai Clienti e a tutti i protagonisti del mercato...
Com'è andata e come proseguirà, non possiamo certo dirlo noi, ma una funzione importante, nel sostegno dei consumi e quindi del PIL, di sicuro il CO, ne ha.

Negli ultimi anni, sono arrivate, insieme alla crisi, alcune direttive europee a maturazione; o forse, le interpretazioni che il nostro legislatore ne ha dato, che hanno e stanno creando alcuni problemini...

Ogni consumatore attento, se n'è accorto in questi mesi; visto la strategica funzione del CO, nella pianificazione, attualmente latitante, di una ripresa, che anche di qui passare dovrebbe passare...

Ma, al momento, non ravvisiamo novità positive; quanto nominalmente mirato a tutelare i consumatori, in realtà, stà irrigidendo sempre più procedure, responsabilità e costi, in capo agli operatori...
Come al solito, temiamo che quanto fatto per attenersi alle direttive, non abbia fatto altro che peggiorare il quadro di un settore che, in realtà, è volano di sviluppo e benessere economico, per tutti.

Vedremo.

Possiamo oggi ammettere, che la definizione del CO, per gente pratica come noi, è diventata difficile, a questo punto, anche per noi...

Potete sempre consultare le definizioni istituzionali fornite da Banca d'Italia, o leggerne le definizioni di wikipedia, magari meno complicate...

Qualche numero del settore, se ne avessimo di aggiornati ed attendibili, ci piacerebbe comunicarveli; chissà, magari quando ci sarà la ripresa, riusciremo ad averne !!!

Per ora, possiamo solo dire e con certezza, che questo 2012 che si chiude a breve, è stato l'anno peggiore che si sia mai visto, con un tracollo dei volumi su TUTTI i prodotti riconducibili, o meno, nella definizione di Credito al Consumo.

Alcuni dati, usciti da un recente convegno, risultano datati (fine agosto) e, quindi, sempre a nostro dire,  non del tutto chiari ad inquadrare l'entità del danno, per vari aspetti; ve ne parleremo più avanti.

Speriamo solo che chi legge, rifletta su quanto sia importante il Credito al Consumo, soprattutto oggi.
Il PIL, è fatto dai consumi, il Credito al Consumo, agevola i consumi, se, quindi diminuisce il CO, come si può pensare ad una ripresa ?!

giovedì 17 maggio 2012

Alcune nefandezze di ieri: la prima rata dopo un anno !!!

Questo progetto, è appena avviato; e siamo sotto Natale, quindi, tutto è rimandato al prossimo anno...
In questo momento di avvio, quindi, ripeschiamo volentieri, tra i vari post pronti, alcuni dove ci piace ricordare quanto accadeva, nel Credito al Consumo, fino a poco tempo fa...

Vorremmo qui raccontarvene alcune, visto che noi, perdendo anche volumi, non abbiamo mai partecipato a quelle esasperazioni che, in parte, vi racconteremo nei post a venire e che negli anni scorsi, hanno riempito il mercato di astruse formule, prodotti, e loro applicazioni...

Oggi, vi parliamo delle "rate postergate"; una modalità di rimborso previsto, soprattutto nei prestiti finalizzati che, se non si esagera con il preammortamento, è anche una bella possibilità per tutti...

Ogni filiale o agenzia che si rispetti, ha applicato di queste formule, negli scorsi anni, ma sempre con moderazione; quindi, risultava comodo o commercialmente interessante, effettuare delle campagne con alcuni esercizi Convenzionati, in alcuni momenti dell'anno...

In genere, si sono sempre e solo usate rate a 90 o 120 giorni, la cui proposta iniziava, generalmente, a ridosso dei momenti critici dell'anno.

Quindi, fare una campagna con prima rata a 90 giorni in novembre, voleva dire, compra oggi e inizi a pagare l'anno prossimo, superando quindi il momento critico del Natale.
Altri momenti interessanti, per proporre simili campagne agli esercenti, erano anche i mesi a ridosso dell'estate. Il consumatore comprava, ad esempio, l'arredo in giugno, per poi andare in pace in vacanza, lasciandosi il pensiero della prima rata, a settembre...

Ora, bisogna considerare che nel periodo di "pre-ammortamento" (ovvero, quel periodo nel quale il Cliente non paga nulla, in attesa della prima rata, che in genere dura circa 30 gg), comunque il finanziamento è andato in decorrenza, quindi si maturano interessi.

E questi interessi, poi, si spalmano sulle rate successive.
Insomma, questa "facilitazione", ha un costo.

Quindi, per farla breve, a parità di tasso, se si effettua un finanziamento con la prima rata postdatata, la rata sarà comunque superiore, nel piano a rata posticipata, e gli interessi complessivi pure...
Per compensare l'aggravio di interessi, un metodo equo, poteva quindi consistere nel diminuire il tasso; comunque, nel caso di prima rata a 3 mesi, l'aggravio di spesa, era spesso modica e quindi non tale da preoccupare alcuno (soprattutto nel caso di piccolo finalizzato).

La cosa poco responsabile che moltissime "finanziarie" fecero, però, fu esasperare questo tipo di dinamiche, attuando prima campagne con prima rata a 6 mesi, e infine, addirittura, ad un anno !!!
Considerate sull'ammortamento di un finanziamento auto, cosa possa significare...

Vi potete immaginare i costi, l'aumento conseguente del rischio (che poi si posticipava insieme agli incassi), con una sostanziale de-responsabilizzazione della Clientela (che non è tutta uguale, oltretutto).
Spesso infatti, nei casi di famiglie con elevata propensione al consumo, capitava che nell'anno di pre-ammortamento, venissero contratti nuovi debiti, con un conseguente e successivo sovraindebitamento...

Oggi, tutto ciò, non avviene più e nei piani ammortamento, per legge, viene data opportuna evidenza di questi costi maggiori in caso di rate postergate...

Le difficoltà del settore, peraltro, scongiurano il ritorno di queste pratiche; c'è più "responsabilità", oggi, ma anche minore propensione ad accollarsi rischi e, collegati a queste formule, ce ne sono di varia natura e livello...

mercoledì 9 maggio 2012

Le ultime banconote Italiane; quasi sparite dalla nostra memoria...

Sulle nostre banconote, un tempo, comparivano i seguenti personaggi:

Giuseppe Verdi
Marco Polo
Maria Montessorri
(1.000 lire)













Galileo Galilei
Guglielmo Marconi
(2.000 lire) 

Cristoforo Colombo
Antonello Da Messina
Vincenzo Bellini
(5.000 lire)













Dante Alighieri
Michelangelo
Niccolò Machiavelli
Alessandro Volta
(10.000 lire) 













Tiziano
(20.000 lire) 

Leonardo Da Vinci
Gianlorenzo Bernini
(50.000 lire) 













Alessandro Manzoni
Caravaggio
(100.000 lire) 













Raffaello
(500.000 lire) 

Oggi, sulle banconote "comuni", non c'è nessuno; non un uomo, non una donna.
E come si potevano stampare, banconote accettate da tutti, senza fare un torto a qualcuno ?!? Che mettevano, tre tedeschi, due francesi, un italiano o cosa; e su quali pezzi ?! Capace che sarebbe saltata l'Europa, solo per prendere una decisione equa per tutti.

Sembra il sunto di quanto è stata l'Europa in questi anni, la correttezza, il giusto equilibrio ?!? Forse.
O forse, l'assenza di carattere, di forza, di simboli potenti che potessero unire ed unirci; come i nostri Italiani, riportati per decenni sulle banconote della Repubblica Italiana !
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