martedì 21 febbraio 2012

Il Credito al Consumo, il Credito Finalizzato

Di siti dove informarsi, su cosa sia il Credito al Consumo, suo funzionamento, tutele e quant'altro, ne troverete in rete sempre a migliaia.
La fonte di ogni chiarimento, è sicuramente qui, sul sito della Banca d'Italia.

Qui, cercheremo di privilegiare spiegazioni semplici, e facili da comprendere, anche se, necessitano poi di ulteriori, doverosi, approfondimenti...
Chiaramente non possiamo dire tutto; ma, in molti e molti post, a venire, potremo dire molto...
I chiarimenti che poi daremo, nei prossimi mesi, saranno anche utili e necessari per i negozianti; la nostra speranza è avere sempre anche questi, bene informati e consapevoli, visto il ruolo cruciale che assumono, quando propongono il Credito al Consumo ai Clienti finali...

Comunque, sotto la categoria "Credito al Consumo", oggi si fanno rientrare molteplici forme di credito, oggi, qui, molto velocemente, vorremmo solo spiegare che cos'è il Credito al Consumo "puro", intendendo con questo, il cosiddetto CREDITO FINALIZZATO.
Parliamo quindi di crediti, finalizzati all'acquisto di beni e/o servizi necessari al singolo, privato consumatore o sua famiglia...

Ma andiamo per gradi.
Il Credito al Consumo è quella forma di Credito che si affianca ai consumi; prossimamente, parleremo della sua genesi e del suo sviluppo in Europa, e nel suo ritardato sviluppo anche in Italia.

Nel Credito al Consumo, che indicherò in forma abbreviata (CO), i soggetti protagonisti sono 3, sostanzialmente, ovvero:

Il Cliente
Quasi sempre un Privato Consumatore; in taluni rari casi, vengono anche accettati Clienti Aziende (qualunque tipo di persona giuridica, ma in special modo la ditta individuale).
Fuoriusciamo in questi casi, tecnicamente, dal CO, ma di questo, parleremo più avanti...
Il Privato Consumatore, ha dei bisogni di acquisto, di beni e servizi e per questo, il CO, fornisce la soluzione ottimale, anzi, molte soluzioni, per il dilazionamento di quanto speso.
Talvolta, queste esigenze di acquisto, divengono importanti, ed ecco che, allora, il soggetto Cliente, diviene naturalmente la famiglia...
E ciò, non solo per esigenza di "garanzie" maggiori (pensate al tipo di garanzia che può fornire un coniuge non lavoratore), quanto per un pieno e consapevole coinvolgimento del soggetto "famiglia", in un acquisto importante e nel relativo finanziamento.
Oltretutto, le statistiche, da sempre ci dicono che questo modo procedere, abbatte il rischio; un tema molto delicato per chi si occupa di Credito, in generale...
Il CO, è un servizio di pagamento che consente al Cliente, di dilazionare una esigenza di acquisto, un progetto o una spesa imprevista, consentendo quindi di mantenere integra la disponibilità liquida di una famiglia che, naturalmente, deve poter disporre di somme di riserva accantonate (esercizio peraltro molto arduo, nel nostro paese, oggi).
Il vantaggio prevalente, per il Cliente, consiste quindi nella possibilità di poter dilazionare un acquisto e di diminuirne quindi l'impatto, sulle finanze domestiche o personali.
Le possibili dilazioni, variano a seconda dei beni o servizi che vengono acquistati, in generale, la maggiori dilazioni possibili, si rilevano nel settore autoveicoli, quelle più basse, invece, sono utilizzate nel settore elettrodomestici o altri servizi...
Nei prossimi mesi, poi, analizzeremo tutte le possibili forme di CO, ed i relativi vantaggi per i Clienti, ma anche, il rovescio della medaglia, che spesso, nella prassi quotidiana ci fa verificare varie incongruità e comportamenti anomali...

Il Dealer o Convenzionato
E' l'esercizio commerciale che vende i beni o i servizi che interessano al Cliente. Non tutte le categorie merceologiche, possono essere finanziate, quindi, non tutti gli esercizi, possono stipulare un Contratto di Convenzione con un Istituto di Credito...
In questa scelta, che è prerogativa degli Istituti, che siano banche o intermediari finanziari, di sicuro entrano in ballo ragionamenti sul rischio; in molti anni di CO, ogni protagonista di questo mercato ha potuto sperimentare, spesso con esiti drammatici, quali siano i settori migliori e quelli, per contro, più pericolosi (per tutti i soggetti coinvolti)...
Un buon esercente, utilizza sapientemente ed in totale trasparenza, il CO, che fornisce una fonte di sicura e serena di pagamento.Ma anche un momento "professionalizzante", che accompagna la vendita e la gestione del Cliente, il vero protagonista del CO e patrimonio comune per esercente ed ente finanziatore...
Il CO, aumenta i fatturati, orientando favorevolmente i Clienti verso l'acquisto, e questo avviene nonostante i nostri consumatori siano spesso diffidenti, e nutrano ancora numerosi pregiudizi verso il CO...
Come vedremo più avanti, questi pregiudizi, a volte sono motivati dal vissuto dei Clienti, comunque, il più delle volte, sono immotivati. Il CO, non ha mai goduto di tante salvaguardie come in questo momento preciso, chi fa la differenza, sono sempre gli esercizi commerciali e gli operatori, gli addetti insomma, che seguono l'istruttoria della richiesta....
Con il CO, il Cliente si orienta con maggior serenità, verso l'acquisto di un bene maggiormente accessoriato, o di qualità superiore. Esistono delle percentuali ottimali di CO, sul fatturato, che ogni attività (tra quelle convenzionabili), dovrebbe produrre. Ma ciò varia, da regione a regione. L'Italia è stretta e lunga anche per il CO, quindi esistono settori che presentano percentuali più elevate di CO sul fatturato, in alcune zone, mentre in altre zone, così non è. Il Convenzionato, riceve il saldo dello speso, direttamente dall'ente che ha approvato la richiesta; ovviamente, consegna il bene e il CO è fatto.

Banche e Intermediari finanziari 
Meglio note al pubblico come "finanziarie", che poi sarebbero quelle che effettuano i governi...
A parte la battuta, nel settore sono attivi vari Istituti, alcuni storici, alcuni in forma di banca, altri come intermediari finanziari (sempre controllati da banche). Il dato più importante, è che sono tutte società specializzate. Le banche tradizionali, non hanno mai avuto il personale e tantomeno la voglia, di fare il CO; prodotto molto laborioso, che presuppone molta formazione, visite continue etc.
Tutte, o quasi, sono nate per il Credito Finalizzato e ognuna, con gli anni, si è poi specializzata su altri prodotti, per aumentare la gamma degli stessi da produrre alla Clientela.
Comunque, oggi queste società, concedono con sempre maggiore attenzione la "Convenzione" agli esercizi richiedenti. Quello che preoccupa, è ovviamente, che il Cliente finale, riceva la merce e ne sia pienamente soddisfatto. Questo che era un logico modo di agire nel passato, è oggi diventata una priorità, per le varie leggi emanate nei mesi scorsi, tutte figlie di direttive europee.
Ogni istituto fa qui le sue scelte; chi segue molto l'auto, chi segue molto l'arredo, chi invece, si è progressivamente ritirato dal CO che, in quanto prodotto "intermediato" (dal Convenzionato), presenta oggi una serie di criticità di cui occorre tener conto.

Ultima nota, molto importante, il Credito al Consumo, NON è assistito, generalmente, da garanzie reali, come il pegno, l'ipoteca o altro. Quindi, quando si parla di "garanzie", forse, il termine è improprio.

Speriamo di non aver reso pesante la lettura di queste righe che serviranno solo da premessa ai successivi approfondimenti...


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