giovedì 11 aprile 2013
Filosoficamente parlando: la tipica mattinata presso un ente previdenziale italiano...
Stamane, siamo andati, come spesso accade, in un noto ente previdenziale italiano, per richiedere alcuni documenti; tipo quote cedibili, pin per l'acceso del pensionato al portale, benestare etc etc.
Ebbene di varie cose, come al solito, siamo riusciti a farne una sola.
Perchè, anche questo come al solito, le procedure sono cambiate, l'iter è stato variato...
Lo stesso ente, su diverse province, si comporta diversamente, e quello che valeva ieri, oggi, non vale più !
Ma come, non lo sapete ?!?
Ti trattano quasi male, ti senti presto un pirla, perchè, cittadino o agenzia di sevizi o in attività finanziaria, chiunque tu sia, non ti sei allineato prontamente al nuovo iter ?!?
Un iter che, peraltro, cambia nel tempo, tra i vari uffici provinciali, talvolta da impiegato ad impiegato.
Due considerazioni, su questa infelice mattinata presso questo ente:
- La prima, sulla gentilezza ed il buonsenso dei dipendenti pubblici.
Ci ritorna sempre in mente, di quel Cliente nostro che, dopo venti anni di lavoro tra europa e Cina, ha deciso di recente di rimanere in Cina...
Ebbene, il Dott. Rossi (chiamiamolo così), ci ha raccontato di pubblici impiegati molto gentili e disponibili che, se non riescono ad evadere la richiesta dell'utente, entrano in crisi, diventano rossi in volto, chiamano il capo, fanno riunioni improvvisate e si fanno in quattro, fino a che, non ti hanno accontentato !!!
Ovvio, che parliamo di quanto si può fare, nei limiti del consentito, ma pur sempre utilizzando buonsenso e buona volontà.
NON servono leggi, per avere efficienza e velocità nei processi produttivi, nel rilascio dei servizi; serve piuttosto che, DALL'ALTO, vi siano disposizioni ferree sull'atteggiamento da tenere verso l'utenza, ma anche, la piena fiducia in chi lavora...
Quanto avviene in Cina, è fantascienza, per noi !!!
- La seconda, è sull'atteggiamento dell'utenza, in generale.
Nelle sale d'attesa, già dopo pochi minuti, gli utenti cominciano a ruminare, a fare considerazioni su quanta burocrazia ci sia, su quanto sia strano, contorto e difficile, ottenere un semplice documento.
Si arriva, a splendide disquisizioni filosofiche, storiche e culturali, su quanto, il nostro paese, stia scadendo.
Ognuno, sembra divenire uno statista, per quanto indignato buonsenso e buone ragioni, riesce prontamente ad esprimere.
Quasi sempre, si giunge ad un pieno consenso, tra tutti i convenuti, su quanto sia deprecabile, la situazione; se poi approfondisci, con ognuno, scopri anche molte situazioni kafkiane su ridicole questioni...
Poi, finita l'attesa, si entra a capo chino, ognuno speranzoso di risolvere, quanto deve, per poi dedicarsi ad altro.
Con atteggiamento dismesso ed umile, quasi scaramantico, l'utente entra e, con un filo di voce chiede quanto deve all'impiegato di turno... Qualunque cosa, poi ti dicano, nessuno perde la pazienza, perchè, ovviamente, è TUA, la colpa che non sai le cose, è TUA, la colpa che non ti aggiorni sui tempi giusti ed i corretti modi, con cui richiedere questo e quello !!!
E si torna a casa, consci della propria ignoranza, finalmente edotti sulle procedure corrette sul come ottenere un semplicissimo documento che riguarda la tua vita, o quella dei tuoi Clienti ed assistiti !!!
Sappiamo tutti, però, di doverci sbrigare, le procedure, potrebbero ancora cambiare...
Forse, è per questo che dicono spesso, in televisione, che "IL MONDO CORRE"; intenderanno forse questo ?!?
Beh, qui, da noi, si corre si, ma sempre al contrario; possiamo serenamente dirlo.
Non a caso, siamo in piena e totale recessione.
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mercoledì 10 aprile 2013
Accesso al credito, sempre più complicato: il caso del mese, mutuo prima casa...
Rileviamo, oramai, una contrazione veramente clamorosa, per quanto attiene la possibilità di accedere ad un credito.
Scarsità di liquidità, un quadro normativo degenerato, l'aumento delle sofferenze, l'attuale stallo politico o Basilea ?!
Da dove arriva, questo rallentamento del Credito che, oggi, è quasi un blocco totale ?!
Molto probabilmente, è un mix di problemi e cause, se non specifiche volontà di un comparto che oramai, possiamo dirlo, contribuisce in maniera fattiva ad un ulteriore deterioramento dello stato di crisi...
Sia come sia, lo scorso anno, la situazione generale del credito, è andata nettamente peggiorando; trovate statistiche a tonnellate, che forse non inquadrano perfettamente il problema.
Ad esempio, citare l'aumento delle sofferenze, ma non quantificarle, è un modo per non chiarire affatto, l'entità delle stesse...
Ora, qui, vogliamo solo di tanto in tanto portare dei casi eclatanti; lo faremo solo quando abbiamo TUTTI i dati a disposizione.
Allora, parliamo del Sig. Rossi, un 39enne, assunto come cuoco a tempo indeterminato e da 9 anni, presso una nota SpA specializzata nella ristorazione collettiva.
Il Sig. Rossi, l'estate scorsa, ha venduto un piccolo vano, ed alcuni terreni ereditati; al netto delle tasse, il Sig. Rossi, ha incassato euro 170.000, che ha depositato presso la sua storica banca, quella che segue tutta la famiglia da anni...
Il Sig. Rossi, aveva prestiti ed una CQS, con residui euro 16.000, che gli impegnavano il reddito, per circa 720 euro al mese (un reddito netto per circa 1600/1700 euro/mese).
Possiamo quindi dire, che il Sig. Rossi, era un tantino esposto, vivendo in affitto.
TUTTI gli impegni, sono sempre stati, anche storicamente, onorati alla perfezione; ovviamente.
Ora, il Sig. Rossi, ha pensato bene, di voler comprare una abitazione; ne ha trovata una, ad un prezzo ottimale di eur 178.000, comprendendo anche le spese accessorie (notaio, bolli etc.).
Non volendo rimanere senza risparmi, a questo punto, il Sig. Rossi, ha iniziato, a settembre del 2012, a consultare varie banche, compresa la propria, dove era correntista da decenni, per poter accendere un mutuo fondiario (quindi, dando un cospicuo acconto)...
Il Sig.Rossi, voleva finanziare tra i 120/140.000 euro (67/78% del valore complessivo), mantenendo quindi gran parte dei risparmi in banca, non solo per effettuare alcune riparazioni sull'immobile, ma anche per propria serenità. Il Sig. Rossi, aveva pensato di finanziare parte dell'immobile, mantenendo una bella fetta dei propri risparmi, anche avendo questi messo in conto, la possibilità futura di investimento o forme di risparmio, anche in chiave pensionistica.
Insomma, il Sig. Rossi, preferiva pagare degli interessi, ma avere dei soldi in tasca; anche perchè, uno dei motti nazionali, è oramai divenuto il famoso "non si sa mai", o no?!
Ebbene, il nostro Sig.Rossi, ha consultato un numero imprecisato di istituti di Credito, tutti, tra i principali presenti in questo paese; ha consultato la propria banca, quelle più importanti e quelle più piccole...
Spesso, è stato scoraggiato dagli operatori dedicati, e, dopo vari problemi, istruttorie monche, rimandi e poca chiarezza, alla fine il buon Rossi, ha avuto, da una banca dove non era correntista, la seguente delibera:
Ok, per 80.000 euro ( il 45% del valore dell'immobile)
> con estinzione TOTALE ed a sue spese, di tutti i debiti in essere (i 16.000 sopra citati)
> con fidejussione del suocero, titolare di buona pensione ex INPDAP e privo di esposizione.
MORALE ?!
Dobbiamo commentare, credo che ognuno sia in grado di farsi da solo una idea.
E' stato giusto, far azzerare la esposizione del Cliente; a sua tutela, per non appesantire il reddito.
Precedentemente, pagava 720 euro mese, per 3 operazioni in essere; oggi, ne paga 377, per il solo mutuo.
La rata del mutuo erogato, è una rata sostenibile, con il reddito attuale.
Vi era comunque una capienza maggiore, che avrebbe consentito di erogare di più, magari acquisendo i risparmi del Cliente, dirottandoglieli con consigli su forme di risparmio ed accumulo...
Inoltre, è stata richiesta la firma del suocero, quindi, la capienza è abbondante; le garanzie (anche avendo finanziato meno della metà dell'immobile), ottime ed abbondanti !
Questo istituto, almeno, ha dato seguito, arrivando a questa delibera.
Negli anni passati, questo Cliente, avrebbe ottenuto agevolmente e senza troppe storie, a firma singola, l'80% del valore dell'immobile. Forse anche di più.
Non erano quelle, le pratiche migliori da fare, ma una via di mezzo, quando la avremo ?!
Dopo le problematiche affrontate, peraltro, il Cliente ha mutato opinione su quella che è la situazione reale in cui versa il paese; le sue considerazioni sul sistema creditizio, e sul paese in generale, sono ora estremamente pessimistiche.
Insomma, i soldini che è riuscito a mantenere da parte, NON intende assolutamente investirli in nessun modo; oggi, il Sig. Rossi, ha una paura matta di tutto, anche di sentire solo offerte previdenziali da chicchessia, o di fare le ristrutturazioni con materiali e costi esorbitanti...
Effettuerà i lavori minimi che deve, e si terrà i soldini al sicuro, più che può; insomma, risparmierà per non consumare, anche laddove ve ne sia possibilità e bisogno...
Tirate voi le somme...
Scarsità di liquidità, un quadro normativo degenerato, l'aumento delle sofferenze, l'attuale stallo politico o Basilea ?!
Da dove arriva, questo rallentamento del Credito che, oggi, è quasi un blocco totale ?!
Molto probabilmente, è un mix di problemi e cause, se non specifiche volontà di un comparto che oramai, possiamo dirlo, contribuisce in maniera fattiva ad un ulteriore deterioramento dello stato di crisi...
Sia come sia, lo scorso anno, la situazione generale del credito, è andata nettamente peggiorando; trovate statistiche a tonnellate, che forse non inquadrano perfettamente il problema.
Ad esempio, citare l'aumento delle sofferenze, ma non quantificarle, è un modo per non chiarire affatto, l'entità delle stesse...
Ora, qui, vogliamo solo di tanto in tanto portare dei casi eclatanti; lo faremo solo quando abbiamo TUTTI i dati a disposizione.
Allora, parliamo del Sig. Rossi, un 39enne, assunto come cuoco a tempo indeterminato e da 9 anni, presso una nota SpA specializzata nella ristorazione collettiva.
Il Sig. Rossi, l'estate scorsa, ha venduto un piccolo vano, ed alcuni terreni ereditati; al netto delle tasse, il Sig. Rossi, ha incassato euro 170.000, che ha depositato presso la sua storica banca, quella che segue tutta la famiglia da anni...
Il Sig. Rossi, aveva prestiti ed una CQS, con residui euro 16.000, che gli impegnavano il reddito, per circa 720 euro al mese (un reddito netto per circa 1600/1700 euro/mese).
Possiamo quindi dire, che il Sig. Rossi, era un tantino esposto, vivendo in affitto.
TUTTI gli impegni, sono sempre stati, anche storicamente, onorati alla perfezione; ovviamente.
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image © Michael Jastremski for openphoto.net CC:Attribution-ShareAlike |
Non volendo rimanere senza risparmi, a questo punto, il Sig. Rossi, ha iniziato, a settembre del 2012, a consultare varie banche, compresa la propria, dove era correntista da decenni, per poter accendere un mutuo fondiario (quindi, dando un cospicuo acconto)...
Il Sig.Rossi, voleva finanziare tra i 120/140.000 euro (67/78% del valore complessivo), mantenendo quindi gran parte dei risparmi in banca, non solo per effettuare alcune riparazioni sull'immobile, ma anche per propria serenità. Il Sig. Rossi, aveva pensato di finanziare parte dell'immobile, mantenendo una bella fetta dei propri risparmi, anche avendo questi messo in conto, la possibilità futura di investimento o forme di risparmio, anche in chiave pensionistica.
Insomma, il Sig. Rossi, preferiva pagare degli interessi, ma avere dei soldi in tasca; anche perchè, uno dei motti nazionali, è oramai divenuto il famoso "non si sa mai", o no?!
Ebbene, il nostro Sig.Rossi, ha consultato un numero imprecisato di istituti di Credito, tutti, tra i principali presenti in questo paese; ha consultato la propria banca, quelle più importanti e quelle più piccole...
Spesso, è stato scoraggiato dagli operatori dedicati, e, dopo vari problemi, istruttorie monche, rimandi e poca chiarezza, alla fine il buon Rossi, ha avuto, da una banca dove non era correntista, la seguente delibera:
Ok, per 80.000 euro ( il 45% del valore dell'immobile)
> con estinzione TOTALE ed a sue spese, di tutti i debiti in essere (i 16.000 sopra citati)
> con fidejussione del suocero, titolare di buona pensione ex INPDAP e privo di esposizione.
MORALE ?!
Dobbiamo commentare, credo che ognuno sia in grado di farsi da solo una idea.
E' stato giusto, far azzerare la esposizione del Cliente; a sua tutela, per non appesantire il reddito.
Precedentemente, pagava 720 euro mese, per 3 operazioni in essere; oggi, ne paga 377, per il solo mutuo.
La rata del mutuo erogato, è una rata sostenibile, con il reddito attuale.
Vi era comunque una capienza maggiore, che avrebbe consentito di erogare di più, magari acquisendo i risparmi del Cliente, dirottandoglieli con consigli su forme di risparmio ed accumulo...
Inoltre, è stata richiesta la firma del suocero, quindi, la capienza è abbondante; le garanzie (anche avendo finanziato meno della metà dell'immobile), ottime ed abbondanti !
Questo istituto, almeno, ha dato seguito, arrivando a questa delibera.
Negli anni passati, questo Cliente, avrebbe ottenuto agevolmente e senza troppe storie, a firma singola, l'80% del valore dell'immobile. Forse anche di più.
Non erano quelle, le pratiche migliori da fare, ma una via di mezzo, quando la avremo ?!
Dopo le problematiche affrontate, peraltro, il Cliente ha mutato opinione su quella che è la situazione reale in cui versa il paese; le sue considerazioni sul sistema creditizio, e sul paese in generale, sono ora estremamente pessimistiche.
Insomma, i soldini che è riuscito a mantenere da parte, NON intende assolutamente investirli in nessun modo; oggi, il Sig. Rossi, ha una paura matta di tutto, anche di sentire solo offerte previdenziali da chicchessia, o di fare le ristrutturazioni con materiali e costi esorbitanti...
Effettuerà i lavori minimi che deve, e si terrà i soldini al sicuro, più che può; insomma, risparmierà per non consumare, anche laddove ve ne sia possibilità e bisogno...
Tirate voi le somme...
martedì 9 aprile 2013
Crif: -3% domanda di credito delle imprese
Secondo stop in un anno per la domanda di credito delle aziende.
A marzo, rileva il Crif, la richiesta di finanziamenti e' scesa del 3,08% rispetto a marzo 2012: e' il secondo segno meno (dopo dicembre) di una serie di 12 mesi in cui il numero di finanziamenti richiesti era sempre salito.
La domanda aggregata nei primi 3 mesi del 2013 resta comunque positiva (+0,97%).
Per il Crif ''e' spontaneo domandarsi'' se il dato di marzo ''sia occasionale o rappresenti una inversione del trend''.
A noi, invece, preme sottolineare che si stanno facendo confronti percentuali, con un anno, il 2012, disastroso; quindi parliamo pur sempre di confronti con dati già preoccupanti.
Inoltre, ciò che sarebbe oggi opportuno sapere, e mese per mese, non è quanto varia la domanda, quanto quale e quanta sia la RISPOSTA, del sistema creditizio, nel suo insieme.
Come stanno procedendo, le istruttorie, con quali tempistiche e garanzie, rispetto al passato ?!
Naturalmente, sono domande che non trovano oggi facile o analitica risposta; nessuno si interroga sulla questione del Credito, in questo paese...
Eppure, parliamo di un settore strategico, di un possibile volano, per una ripresa che stenta anche solo ad intravedersi all'orizzonte...
Chi vivrà, vedrà.
A marzo, rileva il Crif, la richiesta di finanziamenti e' scesa del 3,08% rispetto a marzo 2012: e' il secondo segno meno (dopo dicembre) di una serie di 12 mesi in cui il numero di finanziamenti richiesti era sempre salito.
La domanda aggregata nei primi 3 mesi del 2013 resta comunque positiva (+0,97%).
Per il Crif ''e' spontaneo domandarsi'' se il dato di marzo ''sia occasionale o rappresenti una inversione del trend''.
A noi, invece, preme sottolineare che si stanno facendo confronti percentuali, con un anno, il 2012, disastroso; quindi parliamo pur sempre di confronti con dati già preoccupanti.
Inoltre, ciò che sarebbe oggi opportuno sapere, e mese per mese, non è quanto varia la domanda, quanto quale e quanta sia la RISPOSTA, del sistema creditizio, nel suo insieme.
Come stanno procedendo, le istruttorie, con quali tempistiche e garanzie, rispetto al passato ?!
Naturalmente, sono domande che non trovano oggi facile o analitica risposta; nessuno si interroga sulla questione del Credito, in questo paese...
Eppure, parliamo di un settore strategico, di un possibile volano, per una ripresa che stenta anche solo ad intravedersi all'orizzonte...
Chi vivrà, vedrà.
venerdì 29 marzo 2013
Buona Pasqua...
Ai pochi Clienti e dealer che ci seguono, agli amici blogger soprattutto, Auguriamo una SERENA PASQUA.
Qualche giorno di respiro, di pace e speranza; in famiglia, con i propri cari, con chi ci vuole bene !
Qualche giorno di respiro, di pace e speranza; in famiglia, con i propri cari, con chi ci vuole bene !
martedì 19 marzo 2013
Librerie a Monterotondo
Come spiegato già più volte (e continueremo a farlo in continuazione), siamo qui, per sostenere le imprese, i Convenzionati, i Clienti, gli amici; in una parola, NOI, che siamo e viviamo il territorio.
Aiutateci a crescere, anche qui, su social network, su facebook, affinchè si possa sostenere, dare visibilità e sostegno, alle imprese locali, ed alle persone che da sempre costituiscono la parte sana, oggi dolente, di questa piccola porzione d'Italia...
A tal proposito, oggi, ci fa piacere segnalare le librerie di Monterotondo.
Come ogni settore, anche questo, risente della situazione generale, dati alla mano...
Per anni, abbiamo sognato di avere una libreria in zona ora, ne abbiamo 3 (qualche tempo fa, erano 4, una chiusa, in Monterotondo Scalo...).
Non c'è niente, che può dare conforto, quanto un buon libro; un libro vero, profumato, stampato...
Le librerie, NON sono luoghi virtuali, ma posti fissi, non mobili, dove acquistare i migliori libri che ci accompagneranno, poi, per anni ed anni...
Vedete voi, noi, ve le segnaliamo tutte e tre, per non far torti a nessuno
XXX SMALL
Piazza del Popolo 5 - Tel. 06 64012122
UBIK
Via Adige 2/2a - Tel. 06 9064209
MONDADORI
Via Mameli 16 - Tel. 06 90633613
Se avete librerie da segnalare, dai comuni vicini, fatelo; le integreremo nella mappa e daremo manforte anche a quelle ! BUONA LETTURA !!!
venerdì 15 marzo 2013
Il Credito ?! Siamo tornati agli anni '80...
...non ci credete ?!?
Allora, guardate come ritorna attuale, questa scenetta del mitico Renato Pozzetto, che ci riporta agli anni '80 (dal film, "La casa Stregata", 1982)
Allora, guardate come ritorna attuale, questa scenetta del mitico Renato Pozzetto, che ci riporta agli anni '80 (dal film, "La casa Stregata", 1982)
mercoledì 13 marzo 2013
In Italia, il Credito al Consumo, vale meno del "gioco d'azzardo"...
Qualche giorno fa, abbiamo letto un trafiletto, su un settimanale, su quanto ha "pesato", virgolettato non a caso, il mondo del "gioco" in Italia, lo scorso anno.
Dati, clamorosi, che, in breve, ci hanno portato a riflettere su quanto evidenziato nel titolo.
Ebbene, il mondo del Credito al Consumo, per intenderci, quello che ruota intorno alle associate Assofin, lo scorso anno ha fatturato poco più di 48 miliardi.
Il comparto, sembrerebbe così aver perso quasi il 12%, rispetto al già deludente anno 2011, riducendo ancor di più, il suo sostegno alla economia nazionale...
Sul mondo del Credito al Consumo, si possono fare infinite riflessioni. Si può dire che, per anni, non è stato un mercato maturo, si può dire che, soprattutto nel passato, sono state innumerevoli le irregolarità nella sua distribuzione. Si può dire molto, tutto quello che volete.
Ma, per certo, il Credito al Consumo in Italia, stava progressivamente colmando i ritardi con i mercati, cosiddetti, avanzati.
C'è da dire, che questa smania tutta europeista di confrontarsi con gli altri paesi, è oramai insostenibile.
Il mercato italiano, in ogni settore, compreso questo, ha innumerevoli specificità, che lo rendono unico, rispetto ai nostri più fortunati vicini...
Una specificità, su tutte, è l'italica smania di diventare proprietari, di una abitazione.
Una smania, legittimata da un mercato degli affitti, a dir poco, anomalo, anche grazie a tribunali, che rendono il diritto, nel nostro paese, una chimera... Piccole battute; fatti chiari, anche ai bambini italiani.
Bastano solo questi aspetti, che non sono gli unici, per comprendere il minor ricorso, degli italiani, al Credito al Consumo.
Gli sforzi di ogni famiglia italiana, da sempre, sono indirizzati verso la prima casa, che assorbe grandi risorse,e larga parte dei debiti privati.
E, non a caso, anche il nostro stato, ha spesso sfruttato questa nostra sconsiderata debolezza, come fonte di entrate straordinarie (IMU, bolli, e tante altre belle tasse) !!!
Ma non è questa, la riflessione che ci preme portare oggi, qui.
Un fatto incontestabile, è che il Credito al Consumo, sostiene i consumi interni e, di conseguenza, il nostro PIL. Quindi, un paese che investe, attraverso il suo sistema creditizio, nel settore, è per certo un paese che CREDE, e che punta, sul proprio futuro.
Negli ultimi anni, l'intero comparto, ha performato sempre peggio, arrivando, oggi, a livelli di perdite straordinarie, nei volumi erogati.
Quanto sia colpa e volontà dei singoli istituti, quanto sia colpa della situazione generale e quanto del legislatore, non sta a noi dirlo. Per certo, possiamo dire, che è un cane, che si morde la coda...
Meno Credito al Consumo, equivale a meno consumi; indirettamente, vuol dire meno PIL, ed il paese, continua nella recessione, sempre più grave...
Per certo, non possiamo biasimare i preoccupati consumatori: ogni famiglia, ha in questo momento il diritto/dovere, di sopravvivere, evitando quindi indebitamenti allegri o sconsiderati soprattutto, quando la capacità di creare e produrre reddito, è minata così fortemente dalla situazione generale.
Ma prima di arrivare a questo fermo, lo stato è intervenuto pesantemente con molteplici norme.
I risultati attuali, ci fanno ipotizzare che le strategie, semmai ne avesse poste in essere il legislatore, non sono state quelle giuste. Anzi, forse, sono state le peggiori iniziative che si potessero intraprendere, nei tempi e nei modi in cui le abbiamo viste...
In questi anni, il settore, è stato infatti bersagliato da una isteria normativa che ha prodotto, insieme alla proverbiale prudenza dei consumatori (se non il terrore, in questi ultimi mesi), un sostanziale tracollo, dei volumi erogati.
Non interessa, in questa riflessione, individuare le responsabilità, che pur ci saranno; dire se è più colpa delle autorità europee, che hanno tentato di uniformare mondi così distanti, o di quelle italiane, sempre pronte a recepire e male i principi ed i dettami europei.
Non interessa, qui, capire chi è più terrorizzato, tra gli istituti di credito ed i clienti.
Quello che ci interessa sottolineare, è che il mondo del Credito al Consumo, nel 2012, è arretrato a 48 miliardi di euro, in Italia, mentre il mondo dei "giochi", dei gratta & vinci, delle lotterie, delle slot machine, ha fatturato la cifra record di 80 miliardi di euro, con una spesa pro-capite, per circa 1550 euro !!!
Ricapitolando, l'Italia, NON crede più in se stessa, ma spera di rifarsi giocando ?!
Questo divario estremo, tra il mondo del Credito che sostiene i consumi, e quello del gioco, che sollecita e rastrella quattrini, spesso tra le fasce più disagiate della popolazione, è un divario monumentale tra la ragione e la follia, tra la logica e l'autodistruzione...
NON è, questa, una riflessione urgente che le nostre "autorità", dovrebbero avviare, su quanto normato negli ultimi anni ?!
Il cittadino, il consumatore, deve sempre mettere in campo meccanismi di auto-tutela; ogni buon padre di famiglia, deve vedere a lungo termine, su ogni questione, indebitamento compreso...
Ed il legislatore, in questi anni, ha avuto pari lungimiranza, presupponendo che poi, ne dovrebbe avere infinita di più dei singoli ?!
La risposta, è ovvia, e pone ben più gravi interrogativi, del tipo:
> Quale comparto, in questi anni, è stato agevolato, e perchè ?!
> Quale, invece, è stato ostacolato, disincentivato e bloccato, e perchè ?!
Il cittadino, deve cominciare a vedere questi dati, perchè portano a riflessioni, piuttosto angoscianti e drammatiche, su quanto visto fin qui.
48 miliardi, erogati per il Credito al Consumo; 500 provvedimenti di legge in 5 anni, nuove tasse per gli operatori, nuovi criteri per l'erogazione del credito, Basilea, aumenti di capitale ed accantonamenti imposti, di tutto di più a testimoniare di questa infelice decrescita, attuata a suon di norme e tasse.
Migliaia di licenziamenti, spesso di elevate professionalità perse, di cui nessun mass-media parla ...
80 miliardi, spesi per il gioco d'azzardo; con migliaia di nuove sale aperte ogni anno, pubblicità martellante, innumerevoli ed inutili commissioni parlamentari, solo per dire: abbiamo un problema.
Disagio sociale per molte famiglie (distrutte), disagio individuato dalle autorità, e sottaciuto, per il proprio tornaconto.
Un dramma, nel dramma, di questa Italia che da mesi, lancia il mayday.
Possiamo azzardare, dicendo che questo paese, non vuol credere; ma vuol giocare !?
Questi dati, vi stimolano riflessioni diverse ?!
Avete una spiegazione logica, per questo scempio ?!
Parlatecene...
Dati, clamorosi, che, in breve, ci hanno portato a riflettere su quanto evidenziato nel titolo.
Ebbene, il mondo del Credito al Consumo, per intenderci, quello che ruota intorno alle associate Assofin, lo scorso anno ha fatturato poco più di 48 miliardi.
Il comparto, sembrerebbe così aver perso quasi il 12%, rispetto al già deludente anno 2011, riducendo ancor di più, il suo sostegno alla economia nazionale...
Sul mondo del Credito al Consumo, si possono fare infinite riflessioni. Si può dire che, per anni, non è stato un mercato maturo, si può dire che, soprattutto nel passato, sono state innumerevoli le irregolarità nella sua distribuzione. Si può dire molto, tutto quello che volete.
Ma, per certo, il Credito al Consumo in Italia, stava progressivamente colmando i ritardi con i mercati, cosiddetti, avanzati.
C'è da dire, che questa smania tutta europeista di confrontarsi con gli altri paesi, è oramai insostenibile.
Il mercato italiano, in ogni settore, compreso questo, ha innumerevoli specificità, che lo rendono unico, rispetto ai nostri più fortunati vicini...
Una specificità, su tutte, è l'italica smania di diventare proprietari, di una abitazione.
Una smania, legittimata da un mercato degli affitti, a dir poco, anomalo, anche grazie a tribunali, che rendono il diritto, nel nostro paese, una chimera... Piccole battute; fatti chiari, anche ai bambini italiani.
Bastano solo questi aspetti, che non sono gli unici, per comprendere il minor ricorso, degli italiani, al Credito al Consumo.
Gli sforzi di ogni famiglia italiana, da sempre, sono indirizzati verso la prima casa, che assorbe grandi risorse,e larga parte dei debiti privati.
E, non a caso, anche il nostro stato, ha spesso sfruttato questa nostra sconsiderata debolezza, come fonte di entrate straordinarie (IMU, bolli, e tante altre belle tasse) !!!
Ma non è questa, la riflessione che ci preme portare oggi, qui.
Un fatto incontestabile, è che il Credito al Consumo, sostiene i consumi interni e, di conseguenza, il nostro PIL. Quindi, un paese che investe, attraverso il suo sistema creditizio, nel settore, è per certo un paese che CREDE, e che punta, sul proprio futuro.
Negli ultimi anni, l'intero comparto, ha performato sempre peggio, arrivando, oggi, a livelli di perdite straordinarie, nei volumi erogati.
Quanto sia colpa e volontà dei singoli istituti, quanto sia colpa della situazione generale e quanto del legislatore, non sta a noi dirlo. Per certo, possiamo dire, che è un cane, che si morde la coda...
Meno Credito al Consumo, equivale a meno consumi; indirettamente, vuol dire meno PIL, ed il paese, continua nella recessione, sempre più grave...
Per certo, non possiamo biasimare i preoccupati consumatori: ogni famiglia, ha in questo momento il diritto/dovere, di sopravvivere, evitando quindi indebitamenti allegri o sconsiderati soprattutto, quando la capacità di creare e produrre reddito, è minata così fortemente dalla situazione generale.
Ma prima di arrivare a questo fermo, lo stato è intervenuto pesantemente con molteplici norme.
I risultati attuali, ci fanno ipotizzare che le strategie, semmai ne avesse poste in essere il legislatore, non sono state quelle giuste. Anzi, forse, sono state le peggiori iniziative che si potessero intraprendere, nei tempi e nei modi in cui le abbiamo viste...
In questi anni, il settore, è stato infatti bersagliato da una isteria normativa che ha prodotto, insieme alla proverbiale prudenza dei consumatori (se non il terrore, in questi ultimi mesi), un sostanziale tracollo, dei volumi erogati.
Non interessa, in questa riflessione, individuare le responsabilità, che pur ci saranno; dire se è più colpa delle autorità europee, che hanno tentato di uniformare mondi così distanti, o di quelle italiane, sempre pronte a recepire e male i principi ed i dettami europei.
Non interessa, qui, capire chi è più terrorizzato, tra gli istituti di credito ed i clienti.
Quello che ci interessa sottolineare, è che il mondo del Credito al Consumo, nel 2012, è arretrato a 48 miliardi di euro, in Italia, mentre il mondo dei "giochi", dei gratta & vinci, delle lotterie, delle slot machine, ha fatturato la cifra record di 80 miliardi di euro, con una spesa pro-capite, per circa 1550 euro !!!
Ricapitolando, l'Italia, NON crede più in se stessa, ma spera di rifarsi giocando ?!
Questo divario estremo, tra il mondo del Credito che sostiene i consumi, e quello del gioco, che sollecita e rastrella quattrini, spesso tra le fasce più disagiate della popolazione, è un divario monumentale tra la ragione e la follia, tra la logica e l'autodistruzione...
NON è, questa, una riflessione urgente che le nostre "autorità", dovrebbero avviare, su quanto normato negli ultimi anni ?!
Il cittadino, il consumatore, deve sempre mettere in campo meccanismi di auto-tutela; ogni buon padre di famiglia, deve vedere a lungo termine, su ogni questione, indebitamento compreso...
Ed il legislatore, in questi anni, ha avuto pari lungimiranza, presupponendo che poi, ne dovrebbe avere infinita di più dei singoli ?!
La risposta, è ovvia, e pone ben più gravi interrogativi, del tipo:
> Quale comparto, in questi anni, è stato agevolato, e perchè ?!
> Quale, invece, è stato ostacolato, disincentivato e bloccato, e perchè ?!
Il cittadino, deve cominciare a vedere questi dati, perchè portano a riflessioni, piuttosto angoscianti e drammatiche, su quanto visto fin qui.
48 miliardi, erogati per il Credito al Consumo; 500 provvedimenti di legge in 5 anni, nuove tasse per gli operatori, nuovi criteri per l'erogazione del credito, Basilea, aumenti di capitale ed accantonamenti imposti, di tutto di più a testimoniare di questa infelice decrescita, attuata a suon di norme e tasse.
Migliaia di licenziamenti, spesso di elevate professionalità perse, di cui nessun mass-media parla ...
80 miliardi, spesi per il gioco d'azzardo; con migliaia di nuove sale aperte ogni anno, pubblicità martellante, innumerevoli ed inutili commissioni parlamentari, solo per dire: abbiamo un problema.
Disagio sociale per molte famiglie (distrutte), disagio individuato dalle autorità, e sottaciuto, per il proprio tornaconto.
Un dramma, nel dramma, di questa Italia che da mesi, lancia il mayday.
Possiamo azzardare, dicendo che questo paese, non vuol credere; ma vuol giocare !?
Questi dati, vi stimolano riflessioni diverse ?!
Avete una spiegazione logica, per questo scempio ?!
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